Il lavoro dei finalisti si interseca con quello dei tutor, dei partner, dei giurati e degli illustratori in un percorso volto ad accogliere la multidisciplinarietà e il dialogo delle arti.
La residenza è infatti stata pensata come un momento di formazione e confronto insieme a Claudio Balboni (sceneggiatore di La strada vecchia, L’ultima festa, Grandi ma piccoli), Marco Borromei (sceneggiatore di La santa che dorme, Saremo giovani e bellissimi, Skam Italia e Piccolo corpo) e Alessandro Bosi (sceneggiatore di È tutta colpa nostra, Anni da cane, Come la notte).

L’iter formativo che prepara i ragazzi al Pitch pubblico, si avvale di più modalità di scambio e apprendimento così da riuscire nell’obiettivo prefissato: la creazione di una comunità creativa temporanea. Si alternano così lezioni singole e collettive a visite guidate nella città di Todi con la Fondazione Beverly Pepper, a proiezioni speciali al Postmodernissimo di Perugia e al Cinema Nido dell’Aquila di Todi.

Durante il secondo step di residenza per la realizzazione del cortometraggio, Giulia D’Amato (produttrice nella crew di Gianluca Arcopinto) affianca la coppia vincitrice in tutte le fasi dal casting, alla preparazione del set, alle riprese.

Il percorso delle coppie di Ustories è centrale all’interno del progetto per presentare una sceneggiatura e un corto compiuti che durante il processo di realizzazione forniscano strumenti e conoscenze per relazionarsi con il mondo dell’audiovisivo.